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Una stagione e mezza, fra l'autunno e l'inverno, è l'unità di tempo che Anna Porrati concede al riepilogo della sua vita in giardino. Una ricca esperienza e un copioso contributo di incontri con persone e luoghi - mitici e non - che si intrecciano nel racconto e nel chiaro intento di tradurre quest'ultimo in scrittura. Antipersonaggio per antonomasia, l'autrice condivide con il marito la creazione di uno dei giardini privati italiani più apprezzati, pubblicato in varie occasioni dalle riviste di settore. Il loro giardino di Frugarolo, nella campagna alessandrina, appare tuttavia con discrezione nel libro, sempre posto in rapporto con le fonti di ispirazione e con i contenuti affettivi da esso conservati, apparendo da subito partecipe degli ampi panorami del territorio e del pensiero che l'hanno generato.